“Oh mamma che bello”…
Questa è stata la frase pronunciata all’unisono, da me e un bambino, non appena arrivati all’ingresso delle Grotte di Castellana: con occhi spalancati e increduli ci guardavamo tutti intorno ad ammirare le bellezze della natura. In realtà ancora non sapevamo che quello era solo l’inizio di uno spettacolo da lasciar senza parole.
Questa è stata la frase pronunciata all’unisono, da me e un bambino, non appena arrivati all’ingresso delle Grotte di Castellana: con occhi spalancati e increduli ci guardavamo tutti intorno ad ammirare le bellezze della natura. In realtà ancora non sapevamo che quello era solo l’inizio di uno spettacolo da lasciar senza parole.
Il viaggio inizia nella “Grave”, l’unico punto in tutto il percorso di 1, 5 km che ha accesso a luce naturale, tramite una grande cavità superiore.
E’ lì che stalattiti e stalagmiti ci introducono in un mondo meraviglioso dove natura e fantasia si incontrano e danno la possibilità non solo di ammirare i doni di Madre Natura, ma anche di spaziare il più possibile con la nostra fantasia e creatività.
Si fantasia! Fantasia proprio perché la conformazione delle rocce nel tempo ha fatto sì che l’uomo potesse sbizzarrirsi il più possibile e trovare un modo inusuale e simpatico per viaggiare nelle profondità delle terra.
E’ lì che stalattiti e stalagmiti ci introducono in un mondo meraviglioso dove natura e fantasia si incontrano e danno la possibilità non solo di ammirare i doni di Madre Natura, ma anche di spaziare il più possibile con la nostra fantasia e creatività.
Si fantasia! Fantasia proprio perché la conformazione delle rocce nel tempo ha fatto sì che l’uomo potesse sbizzarrirsi il più possibile e trovare un modo inusuale e simpatico per viaggiare nelle profondità delle terra.
Abbiamo attraversato le colonne d’Ercole, incontrato un cammello e la Lupa capitolina, ammirato il Duomo di Milano e la sua Madonnina, ma non contenti abbiamo visitato la Torre di Pisa e poi ci siamo riposati accanto ad un Laghetto di Cristalli.
Infine abbiamo attraversato corridoi e deserti per giungere finalmente allo spettacolo degli spettacoli: la Grotta Bianca “uno scrigno di alabastro che ha fatto definire questa caverna ‘la più splendida del mondo’ ”, l’ultima caverna del sistema che vi abbaglierà con il candore delle sue concrezioni.
Infine abbiamo attraversato corridoi e deserti per giungere finalmente allo spettacolo degli spettacoli: la Grotta Bianca “uno scrigno di alabastro che ha fatto definire questa caverna ‘la più splendida del mondo’ ”, l’ultima caverna del sistema che vi abbaglierà con il candore delle sue concrezioni.
Il percorso di andata vi lascerà senza parole, tra stupore e curiosità, e anche un po’ di tentazione di toccare o almeno sfiorare quei monumenti naturali formatisi sottoterra più di 90 milioni di anni fa. Ma credetemi quando si ripercorre il tragitto per ritornare all’esterno vi sembrerà di scoprire nuove caverne, non quelli fatti solo qualche ora prima!
Nuovi tragitti da esplorare e memorizzare.
Infatti, un’altra cosa bella delle Grotte che mi è piaciuta tanto è il divieto di fare foto lungo il percorso per arrivare alla Grotta Bianca così che tutti davvero potessero concentrarsi solo su quello che avevano attorno, senza distrazioni e ansie da luce e flash. L’unico obiettivo è stato scrutare e ammirare, fare propri quei luoghi solo con i propri occhi e fantasia, così da avere un nuovo modo di raccontare le proprie immagini, “le proprie foto personali”.
Nuovi tragitti da esplorare e memorizzare.
Infatti, un’altra cosa bella delle Grotte che mi è piaciuta tanto è il divieto di fare foto lungo il percorso per arrivare alla Grotta Bianca così che tutti davvero potessero concentrarsi solo su quello che avevano attorno, senza distrazioni e ansie da luce e flash. L’unico obiettivo è stato scrutare e ammirare, fare propri quei luoghi solo con i propri occhi e fantasia, così da avere un nuovo modo di raccontare le proprie immagini, “le proprie foto personali”.
COSE DA SAPERE:
1. Per la visita alle grotte è possibile scegliere due itinerari
- L’itinerario breve che dura 50 minuti ed è lungo 1 km (ma non arriva fino alla Grotta Bianca)
- L’itinerario lungo che dura circa 1:50 minuti ed è lungo 3 km
2. La temperatura all’interno delle grotte è di 15°C costante tutto l’anno
3. Il percorso non è scosceso o impervio, tuttavia sono consigliabili calzature da trekking o ginnastica
4. Oltre alla visita classica, sono possibili due altri fantastici modi per godere delle Grotte di Castellana:
- SpeleoNight: a luci spente e armati di caschetto con torcia, percorrerete l’intero itinerario tra cunicoli e sedimenti carsici da veri speleologi. Ascoltando i suoni delle rotte e osservando con occhi nuovi le fantastiche conformazioni rocciose, vivrete un’esperienza unica.
- Hell in the Cave: scenderete all’inferno per sentir recitare i versi danteschi e vedere le anime perdute nella loro folle danza. Curiosi? Date un’occhiata qui "hell in the cave"
1. Per la visita alle grotte è possibile scegliere due itinerari
- L’itinerario breve che dura 50 minuti ed è lungo 1 km (ma non arriva fino alla Grotta Bianca)
- L’itinerario lungo che dura circa 1:50 minuti ed è lungo 3 km
2. La temperatura all’interno delle grotte è di 15°C costante tutto l’anno
3. Il percorso non è scosceso o impervio, tuttavia sono consigliabili calzature da trekking o ginnastica
4. Oltre alla visita classica, sono possibili due altri fantastici modi per godere delle Grotte di Castellana:
- SpeleoNight: a luci spente e armati di caschetto con torcia, percorrerete l’intero itinerario tra cunicoli e sedimenti carsici da veri speleologi. Ascoltando i suoni delle rotte e osservando con occhi nuovi le fantastiche conformazioni rocciose, vivrete un’esperienza unica.
- Hell in the Cave: scenderete all’inferno per sentir recitare i versi danteschi e vedere le anime perdute nella loro folle danza. Curiosi? Date un’occhiata qui "hell in the cave"