1) Primo step fondamentale per raggiungere gli Stati Uniti e ovviamente tutti i Paesi fuori dalla Comunità Europea è il rilascio del Passaporto: un libretto di 48 pagine dotato di un microchip in copertina che contiene le informazioni relative ai dati anagrafici, foto e impronte digitali del titolare. Dove richiederlo: in Italia in tutte le Questure (non necessariamente quella di residenza), l'ufficio passaporti del commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri http://www.poliziadistato.it/articolo/1087-Passaporto/ All'estero presso le rappresentanze diplomatiche http://www.esteri.it/MAE/IT/Italiani_nel_Mondo/ServiziConsolari/Documenti_di_Viaggio/ La Polizia di Stato https://www.passaportonline.poliziadistato.it ha attivato un servizio online per prenotare ora data e luogo per presentare la domanda presso gli uffici di polizia (dal punto di vista logistico, tale servizio non è sempre il metodo più efficiente per fissare un appuntamento. Per quanto riguarda la mia esperienza, andare di persona alla Questura più vicina, in un giorno qualsiasi si è rivelata la scelta migliore). Tempi per ottenerlo: generalmente 2 settimane. I tempi si allungano nel caso la Questura non sia quella della città di residenza, in tal caso è necessario prima il nulla osta della “vostra” Questura (Nel mio caso, richiedendola a Modena, con residenza a Bari, sono stati necessari 10 giorni). Validità temporale: 10 anni dopo i quali non si rinnova ma si deve richiede l’emissione di un nuovo passaporto. Documenti necessari:
Costi: 126€ in totale. Dal 24 giugno 2014 è abolita la tassa annuale da 40,29€. Consegna del documento: esistono varie modalità di ritiro del Passaporto. Oltre che dal titolare, il documento può essere ritirato da una persona delegata o può essere consegnato mediante il sevizio “passaporti a domicilio”. |
2) A partire dal 12 gennaio 2009 per recarsi negli Stati Uniti è necessario richiedere un'ulteriore autorizzazione: ESTA (Electronic System for Travel Authorization).
Condizioni: Per usufruire del programma "Visa Waiver Program" è necessario:
Dove richiederlo: la richiesta va effettuata esclusivamente on-line collegandosi al sito https://esta.cbp.dhs.gov/esta/application.html?execution=e1s1
Tempi per ottenerlo: si consiglia di effettuare la richiesta almeno 3 giorni prima della partenza (nel mio caso il visto è stato rilasciato istantaneamente).
Validità temporale: 2 anni.
Costi: 14$.
Condizioni: Per usufruire del programma "Visa Waiver Program" è necessario:
- Essere un cittadino di un paese che partecipa al Visa Waiver Program;
- Viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo;
- Rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni.
Dove richiederlo: la richiesta va effettuata esclusivamente on-line collegandosi al sito https://esta.cbp.dhs.gov/esta/application.html?execution=e1s1
Tempi per ottenerlo: si consiglia di effettuare la richiesta almeno 3 giorni prima della partenza (nel mio caso il visto è stato rilasciato istantaneamente).
Validità temporale: 2 anni.
Costi: 14$.
3) Come saprete, l’assistenza medica è a pagamento negli USA e ha costi molto elevati. Per una buona dose di tranquillità è sempre consigliabile stipulare prima della partenza un’Assicurazione Sanitaria.
Dove richiederla: potete recarvi sia di persona presso le agenzie di assicurazioni che stipularla direttamente on-line.
Tempi per ottenerla: la polizza viene stipulata istantaneamente.
Validità temporale: siete voi a decidere la copertura in base alle date del vostro soggiorno.
Costi: molto variabili a seconda della compagnia. Generalmente, per un viaggio di 10 giorni una buona copertura assicurativa si aggira intorno ai 100€. Su internet se ne trovano anche alla metà del prezzo.
"Come riconoscere una buona polizza assicurativa?"
· Se non siete molto ferrati con l’inglese, soprattutto per questioni cliniche, controllate che sia inclusa la traduzione della cartella clinica in caso di ricovero.
· In caso di ricovero superiore a 7 giorni alcune compagnie mettono a disposizione il viaggio per un familiare con rimborso delle spese di pernottamento.
· Spese di prolungamento soggiorno: qualora l'assicurato non sia in grado di rientrare per malattia o a seguito di furto o smarrimento dei documenti la compagnia potrebbe risarcire le spese.
· Se avete paura di rimanere invischiati in qualcosa di losco, controllate che sia compreso il reperimento di un legale con anticipo cauzione per responsabilità civili dell’assicurato.
· Pagamento delle spese ospedaliere e chirurgiche: i massimali che le assicurazioni propongono sono diversi. Generalmente partono da 100.000$. Anche se potrebbero sembrarvi parecchi, per il Sistema Sanitario americano in realtà non lo sono. Per dormire sonni tranquilli cercatene una con almeno 500.000$ di massimale. Dato però che non si sa mai… per qualche decina di € in più, potrete tranquillamente aggiudicarvene una con massimali illimitati.
· Trasporto in ambulanza: considerando i costi del Sistema Sanitario americano, farsi un viaggetto in ambulanza non credo sia molto economico. Controllate quindi che la vostra compagnia preveda un risarcimento adeguato per tale possibilità.
· Spese per visite mediche e cure di primo ricovero: attenzione questa categoria di cure mediche è sempre distinta dalle precedenti “spese ospedaliere e chirurgiche”. Qui ci si riferisce a casi di cure ambulatoriali (compreso il day hospital). È molto importante quindi controllare che la polizza preveda per lo meno un tetto adeguato di spesa rimborsabile per tali tipologie di cure.
· Esclusioni: prima di firmare, leggete con attenzione tutte le note, compresi i casi di esclusione della copertura assicurativa. Se ad esempio partite contro il parere di un medico o vi state recando in America per praticare sport estremi fuori da organizzazioni sportive, occhio! Potreste essere soggetti a condizioni particolari.
Dove richiederla: potete recarvi sia di persona presso le agenzie di assicurazioni che stipularla direttamente on-line.
Tempi per ottenerla: la polizza viene stipulata istantaneamente.
Validità temporale: siete voi a decidere la copertura in base alle date del vostro soggiorno.
Costi: molto variabili a seconda della compagnia. Generalmente, per un viaggio di 10 giorni una buona copertura assicurativa si aggira intorno ai 100€. Su internet se ne trovano anche alla metà del prezzo.
"Come riconoscere una buona polizza assicurativa?"
· Se non siete molto ferrati con l’inglese, soprattutto per questioni cliniche, controllate che sia inclusa la traduzione della cartella clinica in caso di ricovero.
· In caso di ricovero superiore a 7 giorni alcune compagnie mettono a disposizione il viaggio per un familiare con rimborso delle spese di pernottamento.
· Spese di prolungamento soggiorno: qualora l'assicurato non sia in grado di rientrare per malattia o a seguito di furto o smarrimento dei documenti la compagnia potrebbe risarcire le spese.
· Se avete paura di rimanere invischiati in qualcosa di losco, controllate che sia compreso il reperimento di un legale con anticipo cauzione per responsabilità civili dell’assicurato.
· Pagamento delle spese ospedaliere e chirurgiche: i massimali che le assicurazioni propongono sono diversi. Generalmente partono da 100.000$. Anche se potrebbero sembrarvi parecchi, per il Sistema Sanitario americano in realtà non lo sono. Per dormire sonni tranquilli cercatene una con almeno 500.000$ di massimale. Dato però che non si sa mai… per qualche decina di € in più, potrete tranquillamente aggiudicarvene una con massimali illimitati.
· Trasporto in ambulanza: considerando i costi del Sistema Sanitario americano, farsi un viaggetto in ambulanza non credo sia molto economico. Controllate quindi che la vostra compagnia preveda un risarcimento adeguato per tale possibilità.
· Spese per visite mediche e cure di primo ricovero: attenzione questa categoria di cure mediche è sempre distinta dalle precedenti “spese ospedaliere e chirurgiche”. Qui ci si riferisce a casi di cure ambulatoriali (compreso il day hospital). È molto importante quindi controllare che la polizza preveda per lo meno un tetto adeguato di spesa rimborsabile per tali tipologie di cure.
· Esclusioni: prima di firmare, leggete con attenzione tutte le note, compresi i casi di esclusione della copertura assicurativa. Se ad esempio partite contro il parere di un medico o vi state recando in America per praticare sport estremi fuori da organizzazioni sportive, occhio! Potreste essere soggetti a condizioni particolari.
4) Se siete diretti dall’altra parte del mondo… dimenticate quello che avete imparato volando con le compagnie low-cost. Prima di tutto il check-in. Lo so, sarete probabilmente abituati a fare il check-in on-line e presentarvi con la carta d’imbarco già stampata al gate. Non è necessario. Basterà presentarsi al desk della vostra compagnia aerea, presentare il passaporto e, come per magia, otterrete il vostro biglietto aereo (senza ulteriori sovrattasse). Fatto.
Ovviamente esistono diverse modalità per effettuare il check-in, compresa quella on-line. Tenete però presente alcune cose:
· Per voli internazionali il check-in on-line può essere effettuato solo 24h prima della partenza;
· Nei voli internazionali, oltre al bagaglio a mano, è generalmente compreso nel prezzo l’imbarco del bagaglio in stiva. Una volta in aeroporto, dovrete quindi recarvi al drop off point per registrarlo. A questo punto potrete richiedere direttamente lì il vostro biglietto aereo. Più comodo di così…
· Per voli internazionali (considerando check-in, registrazione bagagli, controlli di sicurezza, code, ecc) cercate di presentarvi in aeroporto 2-3h prima della chiusura del gate.
Ovviamente esistono diverse modalità per effettuare il check-in, compresa quella on-line. Tenete però presente alcune cose:
· Per voli internazionali il check-in on-line può essere effettuato solo 24h prima della partenza;
· Nei voli internazionali, oltre al bagaglio a mano, è generalmente compreso nel prezzo l’imbarco del bagaglio in stiva. Una volta in aeroporto, dovrete quindi recarvi al drop off point per registrarlo. A questo punto potrete richiedere direttamente lì il vostro biglietto aereo. Più comodo di così…
· Per voli internazionali (considerando check-in, registrazione bagagli, controlli di sicurezza, code, ecc) cercate di presentarvi in aeroporto 2-3h prima della chiusura del gate.
5) Se non siete così fortunati da viaggiare con un volo diretto, sarete costretti a fare 1 o più scali intermedi prima di arrivare a destinazione. Sono un po’ scomodi certo, ma niente paura! Cercherò di rispondere a delle domande che mi hanno destato qualche preoccupazione prima del mio viaggio oltre oceano.
"Qual è l’intervallo temporale ottimale per uno scalo?"
Non esiste una risposta valida ovunque ma, a mio avviso meglio aspettare un’ora in più che rischiare di perdere la coincidenza. Detto questo, se il primo scalo è in una città europea, vi basteranno (code permettendo) 1-2h.
Se lo scalo è già in territorio americano allora i tempi si allungano. In questo caso, prima di poter cambiare volo, dovrete sottoporvi ai controlli alla dogana: passaporto, ESTA, impronte digitali, scansione oculare, modulo sbarco (che avrete precedentemente compilato in aereo), controlli di sicurezza. Considerando che gli aeroporti americani sono “leggermente” più mastodontici rispetto a quelli a cui potremmo essere abituati, ricordate che il flusso di viaggiatori potrebbe essere nettamente superiore rispetto ai voli nazionali e che per raggiungere il terminal di imbarco potreste anche attraversare un “quartiere” (l’aeroporto JFK di New York ha infatti una mini linea metropolitana interna per spostamenti tra i diversi terminal). Considerando tutto ciò, per scali USA è quindi consigliabile un intervallo di almeno 3-4h.
"È necessario rifare il check-in per i biglietti ad ogni scalo?"
Se la compagnia dei 2 voli è la stessa allora non è necessario; al primo check-in vi consegneranno entrambi i biglietti. In caso contrario, come prima, dovrete recarvi al desk della nuova compagnia e consegnare il passaporto.
"È necessario ritirare il bagaglio in stiva e reimbarcarlo ad ogni scalo?"
Se lo scalo è in territorio USA, indipendentemente dalle compagnie aeree, per ragioni di sicurezza dovrete ritirare e riconoscere il vostro bagaglio all’arrivo e successivamente reimbarcarlo.
Una volta arrivati a destinazione, il vostro bagaglio dovrebbe attendervi sul nastro. Se questo non accade… niente paura! Recatevi al luggage desk della vostra compagnia, esibite il ticket adesivo con il codice del bagaglio sul retro del biglietto aereo e spiegate il problema. Molto probabilmente il vostro amico sarà stato imbarcato con un volo precedente ed è già lì che vi aspetta nel deposito (a me è successo al termine di un viaggio di andata di quasi 30h…). Sangue freddo.
"Qual è l’intervallo temporale ottimale per uno scalo?"
Non esiste una risposta valida ovunque ma, a mio avviso meglio aspettare un’ora in più che rischiare di perdere la coincidenza. Detto questo, se il primo scalo è in una città europea, vi basteranno (code permettendo) 1-2h.
Se lo scalo è già in territorio americano allora i tempi si allungano. In questo caso, prima di poter cambiare volo, dovrete sottoporvi ai controlli alla dogana: passaporto, ESTA, impronte digitali, scansione oculare, modulo sbarco (che avrete precedentemente compilato in aereo), controlli di sicurezza. Considerando che gli aeroporti americani sono “leggermente” più mastodontici rispetto a quelli a cui potremmo essere abituati, ricordate che il flusso di viaggiatori potrebbe essere nettamente superiore rispetto ai voli nazionali e che per raggiungere il terminal di imbarco potreste anche attraversare un “quartiere” (l’aeroporto JFK di New York ha infatti una mini linea metropolitana interna per spostamenti tra i diversi terminal). Considerando tutto ciò, per scali USA è quindi consigliabile un intervallo di almeno 3-4h.
"È necessario rifare il check-in per i biglietti ad ogni scalo?"
Se la compagnia dei 2 voli è la stessa allora non è necessario; al primo check-in vi consegneranno entrambi i biglietti. In caso contrario, come prima, dovrete recarvi al desk della nuova compagnia e consegnare il passaporto.
"È necessario ritirare il bagaglio in stiva e reimbarcarlo ad ogni scalo?"
Se lo scalo è in territorio USA, indipendentemente dalle compagnie aeree, per ragioni di sicurezza dovrete ritirare e riconoscere il vostro bagaglio all’arrivo e successivamente reimbarcarlo.
Una volta arrivati a destinazione, il vostro bagaglio dovrebbe attendervi sul nastro. Se questo non accade… niente paura! Recatevi al luggage desk della vostra compagnia, esibite il ticket adesivo con il codice del bagaglio sul retro del biglietto aereo e spiegate il problema. Molto probabilmente il vostro amico sarà stato imbarcato con un volo precedente ed è già lì che vi aspetta nel deposito (a me è successo al termine di un viaggio di andata di quasi 30h…). Sangue freddo.
6) Se siete dei maniaci dei farmaci, probabilmente vi starete chiedendo se è possibile portare tutti i tipi medicinali in volo.
Per quella che è la mia esperienza, la risposta è sì.
Nel bagaglio in stiva no problem. Nel bagaglio a mano ovviamente cercate di contenervi e ricordate di collezionare tutti i farmaci in una busta trasparente.
Potrete imbarcare anche flaconcini contenenti liquidi (purché il totale sia inferiore al limite consentito per i liquidi) e, udite udite, una siringa.
Ovviamente vi parlo di farmaci comuni; se tuttavia avete bisogno di un farmaco particolare, potrete imbarcare anche quello presentando la ricetta medica.
Per quella che è la mia esperienza, la risposta è sì.
Nel bagaglio in stiva no problem. Nel bagaglio a mano ovviamente cercate di contenervi e ricordate di collezionare tutti i farmaci in una busta trasparente.
Potrete imbarcare anche flaconcini contenenti liquidi (purché il totale sia inferiore al limite consentito per i liquidi) e, udite udite, una siringa.
Ovviamente vi parlo di farmaci comuni; se tuttavia avete bisogno di un farmaco particolare, potrete imbarcare anche quello presentando la ricetta medica.
7) Se la vostra destinazione è molto lontana da casa, sicuramente dovrete fare i conti con jet lag. Il fuso orario in America varia dalle 6 alle 9 ore in meno rispetto l’ora italiana passando delle coste atlantiche a quelle che si affacciano sul pacifico (Alaska e Hawaii hanno un fuso di -10 e -11h). Un semplice ma utile consiglio per abituarsi rapidamente al cambio di orario è quello di regolare gli orologi (tutti! per evitare di sbirciare) sull’orario di destinazione già in aereo e, una volta arrivati in hotel, anche se stanchi cercare di resistere al fascino del king bed fino alla notte USA (per quanto mi riguarda, mi ci sono volute 2 notti per abituarmi completamente ad un fuso orario di -9h; più fastidioso è stato, stranamente, il riabituarsi agli orari del tricolore). |
8) Come non pensare ad un piccolo gruzzoletto di soldi per le vostre spese d’oltreoceano? Probabilmente cercando su internet, vi sarete fatti l’idea che è prassi/obbligo pagare qualsiasi cosa con carta di credito e che quindi senza di essa siete finiti.
Ovviamente la carta di credito potrebbe essere il mezzo più comodo e forse più sicuro per gli acquisti ma il verde dollaro è ugualmente accettato in ristoranti, hotel, taxi, ecc… (anzi preferito per acquisti in negozietti di souvenir).
Anche la carta di debito è ugualmente accettata, basterà strisciarla e $$$. A questo proposito è da sfatare il mito del noleggio di auto esclusivamente ai possessori di carte di credito. Se prenotate via internet le compagnie internazionali vi chiederanno di confermare la transizione con il numero della carta di credito; sul posto, le filiali locali potrebbero permettere il noleggio anche con una carta di debito più un deposito cauzionale di un paio di centinaia di dollari.
I miei consigli se non siete possessori di una carta di credito sono due:
· Se non volete assolutamente partire senza, recatevi il prima possibile dalla vostra banca e cercate di capire se siete in possesso delle credenziali necessarie al rilascio. Tenete conto che se siete studenti o comunque non avete un lavoro più o meno fisso difficilmente ve la rilasceranno. In ogni caso, se tutto dovesse andare per il meglio, è necessaria una decina di giorni lavorativi per gli accertamenti e un’altra decina per la stampa e ricezione della carta.
· Se state partendo senza, don’t worry. Cercate di procurarvi per lo meno una carta di debito (molto più semplice da avere) e tenete a portata di mano un gruzzoletto di dollari. Vi consiglio di cambiarli prima del viaggio presso la vostra banca in modo da evitare ulteriori change fees in sportelli o desk di cambio valuta in aeroporto. L’importo massimo di contante che è possibile portare alla dogana senza dichiarazione è 10.000$, purtroppo non bastano per comprare una Camaro…
Ovviamente la carta di credito potrebbe essere il mezzo più comodo e forse più sicuro per gli acquisti ma il verde dollaro è ugualmente accettato in ristoranti, hotel, taxi, ecc… (anzi preferito per acquisti in negozietti di souvenir).
Anche la carta di debito è ugualmente accettata, basterà strisciarla e $$$. A questo proposito è da sfatare il mito del noleggio di auto esclusivamente ai possessori di carte di credito. Se prenotate via internet le compagnie internazionali vi chiederanno di confermare la transizione con il numero della carta di credito; sul posto, le filiali locali potrebbero permettere il noleggio anche con una carta di debito più un deposito cauzionale di un paio di centinaia di dollari.
I miei consigli se non siete possessori di una carta di credito sono due:
· Se non volete assolutamente partire senza, recatevi il prima possibile dalla vostra banca e cercate di capire se siete in possesso delle credenziali necessarie al rilascio. Tenete conto che se siete studenti o comunque non avete un lavoro più o meno fisso difficilmente ve la rilasceranno. In ogni caso, se tutto dovesse andare per il meglio, è necessaria una decina di giorni lavorativi per gli accertamenti e un’altra decina per la stampa e ricezione della carta.
· Se state partendo senza, don’t worry. Cercate di procurarvi per lo meno una carta di debito (molto più semplice da avere) e tenete a portata di mano un gruzzoletto di dollari. Vi consiglio di cambiarli prima del viaggio presso la vostra banca in modo da evitare ulteriori change fees in sportelli o desk di cambio valuta in aeroporto. L’importo massimo di contante che è possibile portare alla dogana senza dichiarazione è 10.000$, purtroppo non bastano per comprare una Camaro…
9) Se siete amanti di pranzi e cenette occhio ai prezzi!
Al momento del check, soprattutto se salatino di default, potreste avere un piccolo sussulto se non avete considerato le tasse (generalmente 15%) e la mancia oltre la cifra indicata sul menù.
Per noi italiani in periodo di crisi la mancia è un qualcosa davvero raro, da elargire al cameriere solo in caso si sia dimostrato competente e fedele alla pari di uno scudiero in battaglia.
Negli States non è così e sarete “costretti” a lasciarla all’amico cameriere che vi tartasserà di domande del tipo. “How are you?”, “It’s all fine?”, “Do you want another bottle?”, ecc…
La cosa forse più fastidiosa è che l’importo non è effettivamente libero ma vi verrà già suggerito nello scontrino alla voce gratuity (minimo un 18% del totale).
Niente da obiettare alle tasse e credo che la mancia sia una bella abitudine troppo poco praticata nel nostro paese.
Ho solo due domande:
- I camerieri americani, giacché ricevono mance per quello che è il loro normale impiego, vengono alla fine mantenuti dai proprietari del locale o dai clienti?
- Considerando tasse e mance, perché non riportare direttamente il prezzo finale sul menù?
Al momento del check, soprattutto se salatino di default, potreste avere un piccolo sussulto se non avete considerato le tasse (generalmente 15%) e la mancia oltre la cifra indicata sul menù.
Per noi italiani in periodo di crisi la mancia è un qualcosa davvero raro, da elargire al cameriere solo in caso si sia dimostrato competente e fedele alla pari di uno scudiero in battaglia.
Negli States non è così e sarete “costretti” a lasciarla all’amico cameriere che vi tartasserà di domande del tipo. “How are you?”, “It’s all fine?”, “Do you want another bottle?”, ecc…
La cosa forse più fastidiosa è che l’importo non è effettivamente libero ma vi verrà già suggerito nello scontrino alla voce gratuity (minimo un 18% del totale).
Niente da obiettare alle tasse e credo che la mancia sia una bella abitudine troppo poco praticata nel nostro paese.
Ho solo due domande:
- I camerieri americani, giacché ricevono mance per quello che è il loro normale impiego, vengono alla fine mantenuti dai proprietari del locale o dai clienti?
- Considerando tasse e mance, perché non riportare direttamente il prezzo finale sul menù?
10) Godetevi il viaggio.
Viaggiate leggeri.
Non cascherà il mondo se indosserete per 2 giorni la stessa T-shirt.
Armatevi di zaino e siate sempre curiosi di scoprire nuovi posti, parlare con nuove persone e provare bontà locali.
Spinti dal richiamo della pasta, non cercate dall’altra parte del mondo un fantomatico ristorante italiano, al massimo cucinate per i vostri amici un tipico piatto italiano.
Non siate ossessionati dall’immortalare ogni singolo minuto del vostro viaggio con un click o #.
Respirate a pieni polmoni tutto quello che vi viene offerto e portate a casa solo il meglio.
Viaggiate leggeri.
Non cascherà il mondo se indosserete per 2 giorni la stessa T-shirt.
Armatevi di zaino e siate sempre curiosi di scoprire nuovi posti, parlare con nuove persone e provare bontà locali.
Spinti dal richiamo della pasta, non cercate dall’altra parte del mondo un fantomatico ristorante italiano, al massimo cucinate per i vostri amici un tipico piatto italiano.
Non siate ossessionati dall’immortalare ogni singolo minuto del vostro viaggio con un click o #.
Respirate a pieni polmoni tutto quello che vi viene offerto e portate a casa solo il meglio.
Quando ripenserete a quel viaggio dopo anni, non sarà fondamentale il singolo particolare in sé ma l’emozione che è stato in grado di suscitare in voi allora e che vi accompagnerà per il resto del vostro viaggio chiamato vita.
N.
N.
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