Siamo tornati nelle valli desolate e innevate del grande Nord. Siamo stati riportati lì da una slitta condotta da J Oliver Curwood e da un vecchio libro di quasi cent’anni: “La valle degli uomini silenziosi”.
“Prima che le sottili rotaie della ferrovia avanzassero nella solitudine della regione settentrionale canadese, lo scalo di Athabasca Landing era la pittoresca soglia dalla quale bisognava che passasse chiunque volesse entrare nel mistero e nell’avventura del Nord.
…non è facile trovarlo sulla carta, ma la sua storia è scritta in più di centocinquant’anni
di romanzo e di tragedia e di avventura…"
…non è facile trovarlo sulla carta, ma la sua storia è scritta in più di centocinquant’anni
di romanzo e di tragedia e di avventura…"
La storia ha come protagonista J Kent, sergente della Reale Polizia a cavallo del Nord-Ovest, e risale ai tempi in cui la ferrovia non era ancora giunta laggiù. Durante uno scontro a fuoco, una pallottola l’aveva ferito al petto nell’arco dell’aorta e producendo un mortale aneurisma che l’avrebbe portato nel giro di pochi giorni alla fossa. Certo della sua imminente fine, per ripagare il debito di vita in sospeso da ormai tanti anni, decide di accollarsi la colpa di un recente omicidio e scagionare così il presunto colpevole. Tuttavia, durante i suoi ultimi giorni qualcosa accade. Prima, una ragazza, mai vista fin’ora e bellissima come l’aurora delle zone settentrionali, si reca a fargli visita e gli confessa di conoscere il suo bluff; poi, il medico e amico scopre che la sua non è una ferita mortale. Kent sa ora che non morirà per il proiettile ma morirà comunque impiccato per la sua confessione di omicidio.
Tutto, a meno che qualcuno non lo aiuti ad evadere…
Tutto, a meno che qualcuno non lo aiuti ad evadere…
Anche in questo libro, J O Curwood riesce a far emergere tutto il fascino delle lande innevate a nord del Canada mettendo in evidenza il carattere combattivo, selvaggio ma anche generoso dei popoli che le hanno abitate.
Una scrittura abbastanza asciutta e la ricchezza dei dettagli nelle descrizioni di paesaggi e personaggi fanno di questo autore uno dei miei preferiti. Una piccola finestra per chi ha sempre sognato di visitare gli immensi ed affascinanti paesaggi nordici fatti di foreste innevate, fiumi ghiacciati, piccoli villaggi con abitazioni di legno e piste di slitte sulla neve.
N.
Una scrittura abbastanza asciutta e la ricchezza dei dettagli nelle descrizioni di paesaggi e personaggi fanno di questo autore uno dei miei preferiti. Una piccola finestra per chi ha sempre sognato di visitare gli immensi ed affascinanti paesaggi nordici fatti di foreste innevate, fiumi ghiacciati, piccoli villaggi con abitazioni di legno e piste di slitte sulla neve.
N.