Se l’anno scorso il Motorshow non è stato ambientato a Bologna un motivo doveva esserci; ora lo so.
Già spulciando il sito ufficiale abbiamo avvertito un qualcosa di mancante, come se fosse stato fatto in fretta, senza un focus diretto sul vero motivo dell’esposizione e senza un dettagliato programma su eventi ed espositori.
Ma dai lo fanno da decenni, è rinomato a livello nazionale e poi è qui a 2 passi e per me è stato un regalo di A.
Allora giù in auto destinazione Bologna!!!
Appena entrati un senso di delusione mi ha accolto.
Il primo stand di ingresso non offriva alla vista auto da sogno, modelli futuristici o quant’altro ci si potrebbe aspettare dal padiglione di ingresso del MOTORSHOW ma… un’intera area dedicata alla nuova SMART!
Ora questo post non vuole essere una critica diretta alle case automobilistiche che verranno citate, né ai loro modelli, sono solo delle osservazioni che da spettatore pagante sento il diritto di esternare all’organizzazione.
Torniamo a noi. Il mitico motorshow che ha come fiore all’occhiello quella che io non definirei neanche un’auto. Bene, il primo passo verso il fallimento è iniziato.
Secondo stand. Una confusione e mischia di prodotti concentrati nel secondo padiglione vedevano esporre Carabinieri, Polizia ed Esercito con i loro mezzi (Lambo Huracan e carri armati, accostamento discutibile) insieme a bancarelle di merchandise, 2 o 3 gazebo di droni telecomandati, caramelle e dolciumi vari, info point del turismo e fottute tisane profumate!!! Cosa ha a che fare tutto questo con i motori?!?!
Il tutto con una decina di ragazze immagine qua e là...
Dai sarà uno stand organizzato un po’ male, spostiamoci nel successivo: Automotive & Innovaction. Anche qui un po’ d confusione motoristica. Si inizia con una carrellata di storia della VW con le evoluzioni della Golf, affiancate poi dai nuovi modelli della Nissan (spudoratamente copiati da stampo europeo) e poi puff… sbuca una Lotus F1, un’auto “artigianale” by Moreno Filandi, un simulatore di volo e videogiochi a go go su 2/4 ruote e poi ancora una vettura da FormulaE… forse un po’ troppa roba tutta insieme???
Basta scherzare, ora ci aspetta la Motorvalley, è questo lo stand dove sono esposte le auto più sportive e da sogno.
Appena entriamo vari cartelli indicano le marche delle auto esposte, eccoci ci siamo. Si inizia con la Pagani. Ed eccola infatti, una Pagani Zonda Revolucion e subito mi dico: ecco il tipo di auto che ci si aspetta di trovare in saloni di questo tipo.
Già spulciando il sito ufficiale abbiamo avvertito un qualcosa di mancante, come se fosse stato fatto in fretta, senza un focus diretto sul vero motivo dell’esposizione e senza un dettagliato programma su eventi ed espositori.
Ma dai lo fanno da decenni, è rinomato a livello nazionale e poi è qui a 2 passi e per me è stato un regalo di A.
Allora giù in auto destinazione Bologna!!!
Appena entrati un senso di delusione mi ha accolto.
Il primo stand di ingresso non offriva alla vista auto da sogno, modelli futuristici o quant’altro ci si potrebbe aspettare dal padiglione di ingresso del MOTORSHOW ma… un’intera area dedicata alla nuova SMART!
Ora questo post non vuole essere una critica diretta alle case automobilistiche che verranno citate, né ai loro modelli, sono solo delle osservazioni che da spettatore pagante sento il diritto di esternare all’organizzazione.
Torniamo a noi. Il mitico motorshow che ha come fiore all’occhiello quella che io non definirei neanche un’auto. Bene, il primo passo verso il fallimento è iniziato.
Secondo stand. Una confusione e mischia di prodotti concentrati nel secondo padiglione vedevano esporre Carabinieri, Polizia ed Esercito con i loro mezzi (Lambo Huracan e carri armati, accostamento discutibile) insieme a bancarelle di merchandise, 2 o 3 gazebo di droni telecomandati, caramelle e dolciumi vari, info point del turismo e fottute tisane profumate!!! Cosa ha a che fare tutto questo con i motori?!?!
Il tutto con una decina di ragazze immagine qua e là...
Dai sarà uno stand organizzato un po’ male, spostiamoci nel successivo: Automotive & Innovaction. Anche qui un po’ d confusione motoristica. Si inizia con una carrellata di storia della VW con le evoluzioni della Golf, affiancate poi dai nuovi modelli della Nissan (spudoratamente copiati da stampo europeo) e poi puff… sbuca una Lotus F1, un’auto “artigianale” by Moreno Filandi, un simulatore di volo e videogiochi a go go su 2/4 ruote e poi ancora una vettura da FormulaE… forse un po’ troppa roba tutta insieme???
Basta scherzare, ora ci aspetta la Motorvalley, è questo lo stand dove sono esposte le auto più sportive e da sogno.
Appena entriamo vari cartelli indicano le marche delle auto esposte, eccoci ci siamo. Si inizia con la Pagani. Ed eccola infatti, una Pagani Zonda Revolucion e subito mi dico: ecco il tipo di auto che ci si aspetta di trovare in saloni di questo tipo.
Purtroppo si rivelerà l’unica. Subito dopo infatti c’è la Lamborghini che tranne la Miura, presenta due modelli un po’ scontati e già visti: la nuova Huracan e la Aventador. Auto che dir stupende è poco ma non scherziamo, la Lamborghini è probabilmente la mia casa produttrice preferita e sinceramente mi sarei aspettato di trovare qualche modello davvero mozzafiato tipo Reventon o magari la Veneno; auto il cui solo nome mi fa venire la pelle d’oca. Invece no, modelli un po’ scontati che tra l’altro sono esposti periodicamente (e gratuitamente) all’aeroporto di Bologna dove possono essere ammirati più da vicino e con tutta la calma del caso.
Mezzo stand è però tutto dedicato alla Ferrari, vediamo un po’. Auto davvero notevoli: storiche, moderne e anche 3 F1 (anni ’80 ’90 e quella guidata da Alonso). Le mie preferite 599XX e F40. Anche in questo caso non sono tuttavia abbastanza entusiasta perché, essendo già stati al museo a Maranello, questa esposizione ci è sembrata davvero priva di quella passione ed epicità di cui il Museo Ferrari è carico. Lì ti senti davvero come un bambino e c’è così tanto rosso ovunque che non sai che bellezza ammirare prima. Questa però è un’altra storia.
Quanti degli spettatori del MotorShow sono mai andati ad una gara, museo o magari guidato un bolide del genere? Io non lo so, ma dai commenti e dal modo di fare mi sono sembrati davvero pochi. Proprio per questo però mi sarei aspettato papà correre più veloci dei figlioletti per dare uno sguardo alle rosse di Maranello o ragazzi costringere le rispettive accompagnatrici per immortalarli con un tal ben di Dio alle spalle. Invece no. Auto semicircondate da curiosi mentre il resto dei balordi era in coda per un panino allo stand di fronte alla Ferrari.
Atmosfera bulimica e surreale, le cui figure impresse nella mia mente sono due: La ragazza immagine della Ferrari che appoggiata al bolide sbadiglia e un bifolco che (con mazza omologata per selfie) chiama la dolce metà per spararsi una foto… con le auto? Con le ragazze? No signori. Con alle spalle una balla di fieno posta tra gli spazi dedicati a Lambo e Ferrari. Non continuo perché sarei solo offensivo. Il resto dello stand è popolato da varie auto d’epoca e Ducati.
Ormai è finita. Anche lo stand principale è stato una delusione, soprattutto per i suoi visitatori. Avviliti ci dirigiamo verso l’esterno in cerca di qualcosa che rombi davvero. Qui era possibile provare la guida in stato di ebbrezza con delle speciali lenti. Wow dai sembra carino, facciamolo. La pista da percorrere era una rotonda di 20m al massimo, con della gente anche in coda! Dopo la registrazione ce la siamo squagliata.
Rientriamo nello stand Route Anniversary, probabilmente l’unico stand con un vero tema ma anche qui si accavallano epoche storiche e marche senza un vero motivo, il tutto condito da quell’atmosfera volutamente chic da yacht club. L’unica nota positiva erano i pouf su cui poter mangiare, anche questi pieni di gente, il che fa pensare…
Ora basta, smaniamo per finire il nostro tour e andarcene. Bisogna però prima passare da qui. Uno stand del tutto fuori da ogni logica dove trovavano posto riproduzioni di robot cinematografici, bancarelle vintage di abiti (ovviamente non motociclistici) e borsette, una scrivania con stampante 3D e poster con Colazione da Tiffany e altre cianfrusaglie del genere! Ogni tanto qualche motocicletta antica fa timidamente capolino tra tutta questa robaccia. Un’intera area espositiva ancora una volta sprecata in maniera disarmante.
Atmosfera bulimica e surreale, le cui figure impresse nella mia mente sono due: La ragazza immagine della Ferrari che appoggiata al bolide sbadiglia e un bifolco che (con mazza omologata per selfie) chiama la dolce metà per spararsi una foto… con le auto? Con le ragazze? No signori. Con alle spalle una balla di fieno posta tra gli spazi dedicati a Lambo e Ferrari. Non continuo perché sarei solo offensivo. Il resto dello stand è popolato da varie auto d’epoca e Ducati.
Ormai è finita. Anche lo stand principale è stato una delusione, soprattutto per i suoi visitatori. Avviliti ci dirigiamo verso l’esterno in cerca di qualcosa che rombi davvero. Qui era possibile provare la guida in stato di ebbrezza con delle speciali lenti. Wow dai sembra carino, facciamolo. La pista da percorrere era una rotonda di 20m al massimo, con della gente anche in coda! Dopo la registrazione ce la siamo squagliata.
Rientriamo nello stand Route Anniversary, probabilmente l’unico stand con un vero tema ma anche qui si accavallano epoche storiche e marche senza un vero motivo, il tutto condito da quell’atmosfera volutamente chic da yacht club. L’unica nota positiva erano i pouf su cui poter mangiare, anche questi pieni di gente, il che fa pensare…
Ora basta, smaniamo per finire il nostro tour e andarcene. Bisogna però prima passare da qui. Uno stand del tutto fuori da ogni logica dove trovavano posto riproduzioni di robot cinematografici, bancarelle vintage di abiti (ovviamente non motociclistici) e borsette, una scrivania con stampante 3D e poster con Colazione da Tiffany e altre cianfrusaglie del genere! Ogni tanto qualche motocicletta antica fa timidamente capolino tra tutta questa robaccia. Un’intera area espositiva ancora una volta sprecata in maniera disarmante.
Bene è il momento di andarcene, via! Non c’è però limite al peggio. Fuori una calca di gente attira la nostra attenzione. Dai ci sarà qualche pilota famoso dietro quelle transenne…. SORPRESA! Non c’è un cazzo di nessuno, solo ragazzine che urlano alla vista di qualche ombra fuori dallo stand riservato ai personaggi di X factor, sì proprio nel motorshow: stand Paddock Party.
L’unica nota positiva sono state delle mini gare di Rally, trofeo Lancia Delta e SuperMotard nell’arena motor sport all’esterno.
Ricapitolando: 15€ X2 + 10€ di parcheggio per un fiasco rrrrrombante!
L’unica nota positiva sono state delle mini gare di Rally, trofeo Lancia Delta e SuperMotard nell’arena motor sport all’esterno.
Ricapitolando: 15€ X2 + 10€ di parcheggio per un fiasco rrrrrombante!