Ve lo avevo già detto che da piccola volevo fare l’archeologa?!
E che se proprio non era possibile, allora optavo per l’esploratrice!
Ma metti caso neanche l’esploratrice era disponibile, allora optavo per la giornalista!
Oggi, ovviamente, mi ritrovo a fare un lavoro completamente diverso!
Però appena ne ho l’occasione mi piace andare in giro, conoscere la storia, scrutare, annusare il profumo del passato, toccare mura e calpestare suoli che sanno di vita!
E così le mie aspirazioni da bambina le lascio per la parte più bella e interessante :)
In questi giorni di vacanze natalizie, accompagnata da un fotografo di eccezione, sono andata alla scoperta delle bellezze nascoste della mia terra!
Ma non quelle che tutti possiamo vedere, quelle alla luce del sole o vicino al mare: questa volta siamo andati in una Napoli sotterranea!
E che se proprio non era possibile, allora optavo per l’esploratrice!
Ma metti caso neanche l’esploratrice era disponibile, allora optavo per la giornalista!
Oggi, ovviamente, mi ritrovo a fare un lavoro completamente diverso!
Però appena ne ho l’occasione mi piace andare in giro, conoscere la storia, scrutare, annusare il profumo del passato, toccare mura e calpestare suoli che sanno di vita!
E così le mie aspirazioni da bambina le lascio per la parte più bella e interessante :)
In questi giorni di vacanze natalizie, accompagnata da un fotografo di eccezione, sono andata alla scoperta delle bellezze nascoste della mia terra!
Ma non quelle che tutti possiamo vedere, quelle alla luce del sole o vicino al mare: questa volta siamo andati in una Napoli sotterranea!
Una Napoli che ha visto prima il passaggio prima dei Greci, poi dei Romani, dai napoletani stessi che hanno usato queste cavità da rifugio durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e poi infine da altre migliaia di persone che come noi vogliono conoscere tutto di questa magnifica città!
Ancor prima di giungere all’ingresso di Napoli sotterranea, inizia un percorso di scoperte e di incredulità! Napoli sotterranea si trova in Piazza San Gaetano e per raggiungerla è possibile percorrere uno dei più grandi presepi a cielo aperto: San Gregorio Armeno!
Una volta entrati nell’altra faccia della città attraverserete cavità di tufo scavate dai Greci, camminerete in quelli che una volta erano gli acquedotti costruiti dai Romani e che sono stati utilizzati fino agli inizi del Novecento, prima delle contaminazioni delle acque e la diffusione del colera in città.
Ancor prima di giungere all’ingresso di Napoli sotterranea, inizia un percorso di scoperte e di incredulità! Napoli sotterranea si trova in Piazza San Gaetano e per raggiungerla è possibile percorrere uno dei più grandi presepi a cielo aperto: San Gregorio Armeno!
Una volta entrati nell’altra faccia della città attraverserete cavità di tufo scavate dai Greci, camminerete in quelli che una volta erano gli acquedotti costruiti dai Romani e che sono stati utilizzati fino agli inizi del Novecento, prima delle contaminazioni delle acque e la diffusione del colera in città.
Attraverserete stretti cunicoli, illuminati soltanto dalla luce delle vostre candele che vi porteranno ad ammirare cisterne dell’epoca romana che tra il gioco di luci e acqua e la storia raccontata è davvero uno spettacolo molto suggestivo!
Camminerete su quello stesso suolo che è stato casa – rifugio antiaereo per migliaia di persone durante la seconda guerra mondiale: brandine, giochi per bambini, utensili per la cucina, macchine da cucire…. Quanto era necessario per rendere quell’attesa il meno dura possibile, lontani dalle bombe.
Anche i pozzi, che erano l’unica via di comunicazione con l’esterno, erano stati murati così da evitare che divenissero un obiettivo. Tutti furono murati eccetto quelli all’interno delle chiese pensando non fossero obiettivo militare e invece tre bombe furono gettate proprio sulla chiesa soprastante la città… “e il miracolo fu” … le bombe non esplosero e oggi disinnescate sono esposte nella città sotterranea!
Anche i pozzi, che erano l’unica via di comunicazione con l’esterno, erano stati murati così da evitare che divenissero un obiettivo. Tutti furono murati eccetto quelli all’interno delle chiese pensando non fossero obiettivo militare e invece tre bombe furono gettate proprio sulla chiesa soprastante la città… “e il miracolo fu” … le bombe non esplosero e oggi disinnescate sono esposte nella città sotterranea!
A un certo punto la guida vi dirà che i cunicoli non sono più visitabili perché ormai ostruiti dai detriti scaricati abusivamente, ma ciò non vorrà dire che la visita è terminata!
E’ solo ora di spostarsi in altri luoghi….
La guida vi porterà davanti ad un palazzo abitato, con panni stesi al balcone, piante e altro.
Se non fosse per la scritta davanti al palazzo non capireste: nelle fondamenta di un palazzo, più esattamente sotto ad un “vasc”, abitazione napoletana che non ha alcuna entrata di luce se non dalla porta di ingresso si è scoperto esserci un teatro romano, dove lo stesso Nerone si è esibito.
E’ solo ora di spostarsi in altri luoghi….
La guida vi porterà davanti ad un palazzo abitato, con panni stesi al balcone, piante e altro.
Se non fosse per la scritta davanti al palazzo non capireste: nelle fondamenta di un palazzo, più esattamente sotto ad un “vasc”, abitazione napoletana che non ha alcuna entrata di luce se non dalla porta di ingresso si è scoperto esserci un teatro romano, dove lo stesso Nerone si è esibito.
L’accesso al teatro si ha proprio entrando in questa abitazione e poi scendendo in un nascondiglio posto sotto ad un letto che veniva utilizzato come cantina o per nascondere merci di contrabbando.
Il teatro è intatto nella sua architettura …l’unico neo sono le finestre delle abitazioni a vista che sono state murate!
Il teatro è intatto nella sua architettura …l’unico neo sono le finestre delle abitazioni a vista che sono state murate!
E quando avrete creduto di aver visto tutto, ecco spostarci un’altra abitazione dove si sente un profumo che ti invade tutti i sensi e ti avvolge…
quasi non capisci e poi ti spiegano “Una pizzeria nata dove c’era un antico forno romano” in tufo.
“Utilizzando, dunque, forni realizzati in tufo, e pasta per la pizza lievitata dalle 24 alle 48 ore esclusivamente in camere tufacee, si ottiene la pizza geotermica.”
Un progetto nato dalla collaborazione tra la pizzeria “Le sorelle bandiera e Professori universitari che insieme hanno dato vita al primo esperimento internazionale di “Pizza StartUp”, prima pizzeria geotermica.”
Ovviamente una squisitissima pizza a portafoglio a fine percorso ci sta tutta!!
Insomma un viaggio in una Napoli sotterranea dove si incastrano storia, sapori, conoscenza e voglia di riportare alla luce una delle parti più nascoste di questa magnifica città!
A.
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Insomma un viaggio in una Napoli sotterranea dove si incastrano storia, sapori, conoscenza e voglia di riportare alla luce una delle parti più nascoste di questa magnifica città!
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