Come reagireste se vostro figlio da un giorno all’altro cominciasse a non parlare più, a comportarsi in modo strano, a far gesti apparentemente insensati, a perdere insomma tutta la sua vitalità?
Autismo. Questa è la risposta, pesante come un macigno, che piomba su di un padre.
In “Sono graditi visi sorridenti” in realtà si parte facendo un passo indietro.
La storia inizia con Franco che racconta la giovinezza dei suoi 18 anni passati tra amici, partite di calcio e l’hotel di famiglia a Castelfranco Veneto dove aiuta suo padre facendo il cameriere. Questo mondo tuttavia è fin dall’inizio troppo stretto per un ragazzo con così tanta energia, voglia di scoprire e mettersi in gioco. Combattuto tra la voglia di restare e lasciare tutto, un giorno arriva il primo motorino che gli fa scoprire un senso di libertà mai provato.
Questo amore per le 2 ruote non lo abbandonerà mai e un giorno lo porterà a compiere un viaggio straordinario a bordo di un’Harley: con un passeggero d’eccezione partirà alla scoperta dell’America in un commovente on-the-road.
Autismo. Questa è la risposta, pesante come un macigno, che piomba su di un padre.
In “Sono graditi visi sorridenti” in realtà si parte facendo un passo indietro.
La storia inizia con Franco che racconta la giovinezza dei suoi 18 anni passati tra amici, partite di calcio e l’hotel di famiglia a Castelfranco Veneto dove aiuta suo padre facendo il cameriere. Questo mondo tuttavia è fin dall’inizio troppo stretto per un ragazzo con così tanta energia, voglia di scoprire e mettersi in gioco. Combattuto tra la voglia di restare e lasciare tutto, un giorno arriva il primo motorino che gli fa scoprire un senso di libertà mai provato.
Questo amore per le 2 ruote non lo abbandonerà mai e un giorno lo porterà a compiere un viaggio straordinario a bordo di un’Harley: con un passeggero d’eccezione partirà alla scoperta dell’America in un commovente on-the-road.
“Tre mesi a zonzo per le Americhe:
un ragazzo autistico e il suo papà, a caccia di avventure, liberi come l’aria.”
un ragazzo autistico e il suo papà, a caccia di avventure, liberi come l’aria.”
In realtà, l’America, soprattutto quella latina, quella più diretta, vissuta, logorata dalla vita Franco ce l’ha nel sangue. E anche quando da ragazzo a Villa Mimosa è vittima di una sorta di rapimento/estorsione, parlando del peggior quartiere di Rio dice:
“Non ci tornerò più, ma perché perdermi l’esperienza? Ho visto un pezzo di mondo in più."
Sì, questo è lo spirito di Franco. Il papà di Andrea che anche davanti alla prova più dura decide che l’accettazione passiva non è la strada che fa per loro.
Questo libro ci insegna che i ragazzi autistici sono prigionieri dentro loro stessi. Questo non vuol dire, come molta gente potrebbe pensare, che sono insensibili alle emozioni o agli stimoli esterni. TUTTO IL CONTRARIO! Loro capiscono tutto e bramano più di ogni altra cosa il contatto e la compagnia degli amici. Non importa se ci si è già conosciuti prima o è la prima volta, un bel viso sorridente è in fondo il nostro più bel biglietto da visita per tendere la mano a qualcuno.
È lo stesso Andrea che ci scrive:
È lo stesso Andrea che ci scrive:
“Io ho bisogno di voi. Diffido dei miei gesti che non dicono chi sono… io vi scrivo di me dentro una scatola piena che si apre con difficili gesti…fragile mio cuore batte per amicizia.”
“Disegno i miei pensieri.
Il mio mondo è un arcobaleno di colori.
I colori sono i miei umori e le parole che non riesco a dire."
“Disegno i miei pensieri.
Il mio mondo è un arcobaleno di colori.
I colori sono i miei umori e le parole che non riesco a dire."
Dopo aver assistito a concerti di Vasco e Liga:
“Noi siamo musica nati per esprimerci per stare sulle note diverse di ogni vita. Dentro al suono mi ritrovo e mi perdo libero completo contento di stare solo con gli altri che come me ascoltano e si emozionano.”
Il libro, oltre a dare voce ad Andrea, è molto ricco di spunti ed episodi che permettono al lettore di capire le problematiche legate alle infrastrutture, educazione e associazioni che ruotano attorno al mondo dell’autismo. Proprio a questo proposito, Franco spiega la sua idea di menagement applicato al volontariato che l’ha portato alla realizzazione della fondazione “I bambini delle fate” attraverso la quale aiuta ragazzi autistici con il supporto di imprese e privati.
Vari sono i motivi che potrebbero spingervi a divenire una goccia di aiuto in un oceano.
Per raccontarvene una, con il ricavato di “Se ti abbraccio non aver paura” Franco e Andrea sono riusciti a costruire una casa per Jorge: ragazzo autistico incontrato durante il viaggio in America latina e costretto ad uno scherno di vita in una baracca nel Sud del Costarica
Vari sono i motivi che potrebbero spingervi a divenire una goccia di aiuto in un oceano.
Per raccontarvene una, con il ricavato di “Se ti abbraccio non aver paura” Franco e Andrea sono riusciti a costruire una casa per Jorge: ragazzo autistico incontrato durante il viaggio in America latina e costretto ad uno scherno di vita in una baracca nel Sud del Costarica
“Dura la vita fratello Jorge, sono veri momenti di gioia quelli trascorsi con lui, io gli ho donato una semplice casa lui fragili sorrisi di vita che mi hanno fatto sentire grande uomo."
Dopo il successo del loro primo libro, i nostri alfieri della vita ritornano. Sono carichi e le loro pagine si divorano. Lettura straconsigliata a tutti. Un incastro di emozioni purissime difficili da trovare in giro.
“Il nostro compito più difficile è non arrenderci agli ostacoli della vita. Fare il nostro sogno è fatica e lavoro che nel tempo ci porta soddisfazione.
Oggi il mio grande obiettivo è farmi conoscere chi sono, io ragazzo autistico."
Oggi il mio grande obiettivo è farmi conoscere chi sono, io ragazzo autistico."