Che cosa può spingere 2 adulti a lasciare tutto e partire in
La voglia di scoperta, di lasciarsi stupire, di fluttuare sull’oceano e sentirsi parte di un’immensità che è lì tutt’intorno a noi che aspetta solo di essere scoperta per mostrare la sua maestosa bellezza.
È lo stesso Carlo Auriemma che, citando alla sua Lizzi (Elisabetta Eordegh) i versi infernali del prode Ulisse, ci spiega che:
giro per il mondo ?La voglia di scoperta, di lasciarsi stupire, di fluttuare sull’oceano e sentirsi parte di un’immensità che è lì tutt’intorno a noi che aspetta solo di essere scoperta per mostrare la sua maestosa bellezza.
È lo stesso Carlo Auriemma che, citando alla sua Lizzi (Elisabetta Eordegh) i versi infernali del prode Ulisse, ci spiega che:
“quei due concetti: l’ardore e del mondo esperto, spiegano il perché di tante cose…
e forse anche un po’ del nostro viaggio. […] Ulisse però fa una brutta fine, ma, si sa,Dante non è mai stato un navigatore!”
e forse anche un po’ del nostro viaggio. […] Ulisse però fa una brutta fine, ma, si sa,Dante non è mai stato un navigatore!”
Eccoli, sono loro due i protagonisti e autori di un libro letto ormai più di un anno fa: “Sotto un grande cielo”. Come l’idea di un viaggio travolgente e senza fine che piano piano si fa spazio tra i pensieri, era lì che aspettava il momento giusto per venir fuori ed essere condiviso!
Due anime gemelle amanti del mare, dopo una vita intera passata in ufficio decidono di lasciare figli ormai grandi, comodità di casa, cielo grigio delle città e partire. Partire a bordo della loro barca a vela: l’ormai mitico Vecchietto, in direzione MONDO. Durata del viaggio? VITA.
Partiti dal golfo Ligure, in poco tempo sono già allo stretto di Gibilterra a sorpassare le colonne d’Ercole, pronti a divenir de lo mondo esperti! Isole Gran Canarie e poi via, prua diretta verso l’oceano Atlantico in solitaria navigazione.
Partiti dal golfo Ligure, in poco tempo sono già allo stretto di Gibilterra a sorpassare le colonne d’Ercole, pronti a divenir de lo mondo esperti! Isole Gran Canarie e poi via, prua diretta verso l’oceano Atlantico in solitaria navigazione.
“Libertà, avventura, spazi infiniti e un caleidoscopio di genti e di razze, di presente e di passato che scorre tutto intorno mentre 40000 miglia di oceano scorrono sotto la prua.
È bello fare il giro del mondo in barca, ed è facile. Basta riuscire a partire e poi tutto viene da sé”
È bello fare il giro del mondo in barca, ed è facile. Basta riuscire a partire e poi tutto viene da sé”
Cullati la sera dai loro racconti, ci siamo quasi convinti che andare per mare in spazi aperti è molto più facile di quanto si possa immaginare. No? Sentite…
“[…]il piacere di stare in mare, così, semplicemente, in un corteo infinito di albe e tramonti, di onde e di nuvole. Attraversarli è semplice.
Basta avere l’animo per acquistarne i ritmi e il piacere di cercare l’intimità col mare. Tutto il resto, la barca grande, gli strumenti, la biblioteca di bordo, serve solo a stare più comodi.
Navigare in una burrasca non è più difficile che andare in autostrada sotto una fitta pioggia…non ci si può fermare e scendere, ma in compenso ci si può addormentare.
Il difficile se mai viene dalla nostra poca familiarità con la solitudine, con il silenzio, con i grandi spazi e, a volte, dalla consapevolezza della nostra pochezza che il grande mare e i suoi tempi lunghi mettono in luce nitidamente. Ma questo è un altro discorso.”
Basta avere l’animo per acquistarne i ritmi e il piacere di cercare l’intimità col mare. Tutto il resto, la barca grande, gli strumenti, la biblioteca di bordo, serve solo a stare più comodi.
Navigare in una burrasca non è più difficile che andare in autostrada sotto una fitta pioggia…non ci si può fermare e scendere, ma in compenso ci si può addormentare.
Il difficile se mai viene dalla nostra poca familiarità con la solitudine, con il silenzio, con i grandi spazi e, a volte, dalla consapevolezza della nostra pochezza che il grande mare e i suoi tempi lunghi mettono in luce nitidamente. Ma questo è un altro discorso.”
Dopo settimane circondati dal blu infinito, il Vecchietto approda in America del Sud, sulle coste venezuelane. Un po’ di terra ferma, provviste, ricordi indimenticabili per i giorni trascorsi con le popolazioni locali ma, dopo aver attraversato il canale di Panama, l’oceano chiama ancora. Questa volta è il Pacifico che, con le isolette vicino Santa Cruz, ci invita a tuffarci nelle caldissime acque della linea equatoriale.
I paradisi della Polinesia Francese, Samoa, Fiji… non sono altro che nomi che per noi occidentali richiamano un fascino esotico da scoprire come turisti in modalità Alpitour. Per Carlo e Lizzi no, il Vecchietto è approdato realmente lì e senza aiuti, hanno esplorato ma senza interprete, sono stati accolti e hanno preso parte alle cerimonie e banchetti dei popoli locali ma senza che una multinazionale della situazione avesse programmato tutta quella messa in scena per loro. Hanno scoperto posti incontaminati e culture selvagge senza le lenti del bene e del male.
Papua Nuova Guinea, Indonesia, Australia e poi su, rotta verso l’emisfero boreale.
I paradisi della Polinesia Francese, Samoa, Fiji… non sono altro che nomi che per noi occidentali richiamano un fascino esotico da scoprire come turisti in modalità Alpitour. Per Carlo e Lizzi no, il Vecchietto è approdato realmente lì e senza aiuti, hanno esplorato ma senza interprete, sono stati accolti e hanno preso parte alle cerimonie e banchetti dei popoli locali ma senza che una multinazionale della situazione avesse programmato tutta quella messa in scena per loro. Hanno scoperto posti incontaminati e culture selvagge senza le lenti del bene e del male.
Papua Nuova Guinea, Indonesia, Australia e poi su, rotta verso l’emisfero boreale.
“Questo vento nuovo è già il monsone dell’Indiano che riesce a passare sopra la Cina e il Giappone e ad arrivare fin qui ad arruffare il fondo del Pacifico”
Stretto di Perim Island, canale di Suez e si è di nuovo a casa nel Mediterraneo con qualche compleanno passato ad esplorare nuovi angoli di mondo.
I racconti delle loro avventure hanno riempito le nostre serate mentre fantasticavamo sui quei posti lontanissimi e ci addormentavamo cullati dal leggero venticello estivo.
“Forse perché in giro c’è tranquillità, forse perché chi ha fatto una scelta di vita come la loro è tutta gente un po’ particolare, forse perché c’è il tempo che ci stringe e nel poco che si è insieme si cerca di dare agli altri il più e il meglio di se stessi, forse per tutto ciò, forse perché tra gli animi degli irrequieti si stabilisce una corrente sotterranea di intesa”
Forse è un po’ per l’insieme di tutti questi incastri che vi consigliamo di leggere questo libro e partire alla volta del mondo portando con voi solo la voglia di scoprire e conoscere.
E quando sarete arrivati all’ultima pagina???
Carlo e Lizzi confessano che questo viaggio li ha cambiati (come non crederli!) e sono tornati pieni di voglia di raccontare i posti dove ci sono le ultime canoe d’alto mare e dove le tartarughe di notte scendono a terra per depositare le uova.
I nostri due amici avventurieri continuano a scrivere libri e non hanno più smesso di viaggiare. Hanno fondato anche un’associazione che prende il nome dal nuovo ketch di 44 piedi: Barca Pulita dove con foto, video, piccoli documentari promuovono il loro stile di vita sempre votato alla scoperta responsabile. A bordo si sperimentano nuove attrezzature per la conversione pulita di energia.
Non è finita qui, è possibile anche proporre programmi di ricerca e salpare con loro!!!
E quando sarete arrivati all’ultima pagina???
Carlo e Lizzi confessano che questo viaggio li ha cambiati (come non crederli!) e sono tornati pieni di voglia di raccontare i posti dove ci sono le ultime canoe d’alto mare e dove le tartarughe di notte scendono a terra per depositare le uova.
I nostri due amici avventurieri continuano a scrivere libri e non hanno più smesso di viaggiare. Hanno fondato anche un’associazione che prende il nome dal nuovo ketch di 44 piedi: Barca Pulita dove con foto, video, piccoli documentari promuovono il loro stile di vita sempre votato alla scoperta responsabile. A bordo si sperimentano nuove attrezzature per la conversione pulita di energia.
Non è finita qui, è possibile anche proporre programmi di ricerca e salpare con loro!!!
“Andare per mare come facciamo noi è solo un grande gioco, e come tutti i giochi ha le sue regole ma, essenzialmente, è una prova che riguarda nel bene e nel male l’anima piuttosto che il fisico, e lo spirito piuttosto che l’intelletto.
Navigare contro corrente in un canale cosparso di reef affioranti, con tutti i sensi puntati e con la percezione che basti un attimo di distrazione per andare incontro al disastro, è una grande EMOZIONE.
Navigare di notte, in silenzio e a luci spente in acque che forse sono a rischio di pirateria, è BRIVIDO e fa tremare l’animo.
Resistere per giorni al mare infuriato, scoprire dove sono le riserve per resistere ancora, e ancora, fin quando serve, è CONOSCENZA.
Nuotare con i pescecani, e navigare lungo le coste inesplorate, e risalire i fiumi… questa è AVVENTURA”
Navigare contro corrente in un canale cosparso di reef affioranti, con tutti i sensi puntati e con la percezione che basti un attimo di distrazione per andare incontro al disastro, è una grande EMOZIONE.
Navigare di notte, in silenzio e a luci spente in acque che forse sono a rischio di pirateria, è BRIVIDO e fa tremare l’animo.
Resistere per giorni al mare infuriato, scoprire dove sono le riserve per resistere ancora, e ancora, fin quando serve, è CONOSCENZA.
Nuotare con i pescecani, e navigare lungo le coste inesplorate, e risalire i fiumi… questa è AVVENTURA”