Stoccolma is the next stop!
Ok.... The next stop...
Pensi solo a questo quando prenoti un viaggio, presa dall'euforia e dalla voglia di partire non pensi più a niente. A parte come dirlo al tuo capo!
Passano i giorni, fai le tue cose, lavoro acquagym, coinquilini, ragazzo.... tutto bello e tra stanchezza e routine prenoti l'albergo, inizia a guardare le cose che vorresti visitare.
Poi si avvicina la famosa data: il clima, la valigia, il lavoro da anticipare....e fin qui tutto ok!
Poi faccio due conti:
1) questa è la prima volta che viaggio in aereo da sola.... panico!
2)per pagare poco hai preso un volo che parte alle sei del mattino, ma se lui è già lì, +... terrore!
3) non capisci una mazza di modern family in lingua originale, "lo stoccolmese tu come te lo traduci in mente!?"
Tutti dubbi e dilemmi interni che si affollano nella mente...
A un certo punto la parte razionale cerca di prendere il comando, ma un'affermazione la fa da padrona:
" ma dove sta scritto che io devo mettermi sempre alla prova? dove sta scritto che devo fare sempre quel passo in più?"
Ovviamente di fermarsi non se ne parla neanche e così tra sostenitori e consigli spensati da viaggiatori più esperti di me ci si organizza.
La partenza è alle ore 06:30 dall'aeroporto di Bologna, allora prima di tutto bisogna pensare a come arrivare all'aeroporto.
Soluzione: abbiamo prenotato il parcheggio all'interno dell'aeroporto di Bologna.
Direttamente dal sito puoi scegliere il parcheggio a seconda della distanza dell'ingresso e noi abbiamo preso il P1 (cioè a momenti parcheggiavo all'accettazione!) e con la formula week end abbiamo speso 33, 00 euro. Ti viene rilasciato un codice da inserire all'entrata e puoi pagare tranquillamente al tuo rientro.
Alle 4: 30 mi metto in auto, attraverso una Modena più vuota e silenziosa del solito e buia ovviamente, e con il mio fidato navigatore arrivo a destinazione.
Sono arrivata un'ora prima che il gate aprisse, intanto avevo già fatto il check in on line.
- Insomma la prima abominevole ansia era andata-
Altro problema: i controlli di sicurezza
Nei giorni precedenti abbiamo fatto il ripasso.... "sicuramente suona quando passo io" ... niente, non avevo cose appuntite o tagliente, bombe a mano o arme letali, i liquidi e i medicinali chiusi in una bustina bianca di quelle trasparenti posizionata in cima alla valigia.
Solo le scarpe decidono di dare fastidio, tolgo le scarpe e con le mie ciabattine blu passo indenne anche questa.
Così mi dirigo al gate, capisco che è quello giusto perchè non ci sono italiani in coda ore prima dell'apertura! ( avreste dovuto vedere il volo per brindisi!)
Mostro il mio bel passaporto fresco di questura e on il cuore a mille salgo sull'autobus: " ma chi cazzo me lo fa fare? non prendo l'ascensore da sola, dovevo venire a prendere l'aereo...."
e niente fra questi mille vagheggiamenti, mia madre mi invia sms " se ce l'ho fatta io tutti possono", la mia migliore amica mi supporta in un modo che solo lei sa e nico mi scrive che Stoccolma ci aspetta!
Sono seduta, tutti rilassati, io già con la cinta e le gambre strette.
Si decolla: occhi chiusi e testa all'insù,
Penso a Bilbo Beggins che zompetta per la contea e il suo contratto in mano per partire per l'avventura, penso a Frodo a casa di Bomba Dill,
penso che la gente chiacchiera troppo e dovrebbe concentrarsi sul volo,
penso all'estate e alle letture belle
e penso che forse al decollo preferivo una mattina in ufficio.
Tra tutti questi pensieri è già ora di riallacciarsi le cinture ( quelle che io non avevo mai staccato!)
Stiamo scendendo su Munich, le mie orecchie e il mio stomaco lo sentono, gli occhi chiusi...
Ma la curiosità è troppa e decido di sbirciare: "il mondo sottosopra" o quanto meno tutto storto... ho esplicitamente maledetto me, la mia voglia di viaggiare e sta conferenza a Stoccolma!
Atterraggio a Munich!
L'aeroporto è grande, ma il gate si raggiunge facilmente e ci sono indicazioni ovunque.
Il tempo della pipì, di una telefonata, un cornetto offerto da Lufthansa nel volo precedente che non ho mangiato perchè troppo concentrata a guidare l'aero con il pensiero ed eccomi su un'altro aereo con zero italini, lingue sconosciute attorno a me, ma meno tensione, più euforia e quasi sorrisi pensando al prossimo tour di incastri!
Dura poco. il tempo che la lingua tedesca mi mette ansia e poi si decolla...
Mi addormento cinque minuti esatti, mi giro e c'è il sole, mangio uno yogurt offerto dal tedescone biondo e vi scrivo con il mare sotto di me, di un celeste simile al cielo, quasi non si capisce dove inizia uno e dove finisce l'altro!
Respiro come una persona normale adesso e sbircio volentieri fuori dall'oblo, ( al momento tremiamo e maledico la mia positività!)
Ma che dire gente, tra un pò attero e il prossimo step è quello di capire lo stoccolmese e arrivare alla nostra nuova casetta in questa città.
In ogni caso quando atterro potrò dire che ora sono una viaggiatrice ufficiale e non solo inside ;)
A.
Ok.... The next stop...
Pensi solo a questo quando prenoti un viaggio, presa dall'euforia e dalla voglia di partire non pensi più a niente. A parte come dirlo al tuo capo!
Passano i giorni, fai le tue cose, lavoro acquagym, coinquilini, ragazzo.... tutto bello e tra stanchezza e routine prenoti l'albergo, inizia a guardare le cose che vorresti visitare.
Poi si avvicina la famosa data: il clima, la valigia, il lavoro da anticipare....e fin qui tutto ok!
Poi faccio due conti:
1) questa è la prima volta che viaggio in aereo da sola.... panico!
2)per pagare poco hai preso un volo che parte alle sei del mattino, ma se lui è già lì, +... terrore!
3) non capisci una mazza di modern family in lingua originale, "lo stoccolmese tu come te lo traduci in mente!?"
Tutti dubbi e dilemmi interni che si affollano nella mente...
A un certo punto la parte razionale cerca di prendere il comando, ma un'affermazione la fa da padrona:
" ma dove sta scritto che io devo mettermi sempre alla prova? dove sta scritto che devo fare sempre quel passo in più?"
Ovviamente di fermarsi non se ne parla neanche e così tra sostenitori e consigli spensati da viaggiatori più esperti di me ci si organizza.
La partenza è alle ore 06:30 dall'aeroporto di Bologna, allora prima di tutto bisogna pensare a come arrivare all'aeroporto.
Soluzione: abbiamo prenotato il parcheggio all'interno dell'aeroporto di Bologna.
Direttamente dal sito puoi scegliere il parcheggio a seconda della distanza dell'ingresso e noi abbiamo preso il P1 (cioè a momenti parcheggiavo all'accettazione!) e con la formula week end abbiamo speso 33, 00 euro. Ti viene rilasciato un codice da inserire all'entrata e puoi pagare tranquillamente al tuo rientro.
Alle 4: 30 mi metto in auto, attraverso una Modena più vuota e silenziosa del solito e buia ovviamente, e con il mio fidato navigatore arrivo a destinazione.
Sono arrivata un'ora prima che il gate aprisse, intanto avevo già fatto il check in on line.
- Insomma la prima abominevole ansia era andata-
Altro problema: i controlli di sicurezza
Nei giorni precedenti abbiamo fatto il ripasso.... "sicuramente suona quando passo io" ... niente, non avevo cose appuntite o tagliente, bombe a mano o arme letali, i liquidi e i medicinali chiusi in una bustina bianca di quelle trasparenti posizionata in cima alla valigia.
Solo le scarpe decidono di dare fastidio, tolgo le scarpe e con le mie ciabattine blu passo indenne anche questa.
Così mi dirigo al gate, capisco che è quello giusto perchè non ci sono italiani in coda ore prima dell'apertura! ( avreste dovuto vedere il volo per brindisi!)
Mostro il mio bel passaporto fresco di questura e on il cuore a mille salgo sull'autobus: " ma chi cazzo me lo fa fare? non prendo l'ascensore da sola, dovevo venire a prendere l'aereo...."
e niente fra questi mille vagheggiamenti, mia madre mi invia sms " se ce l'ho fatta io tutti possono", la mia migliore amica mi supporta in un modo che solo lei sa e nico mi scrive che Stoccolma ci aspetta!
Sono seduta, tutti rilassati, io già con la cinta e le gambre strette.
Si decolla: occhi chiusi e testa all'insù,
Penso a Bilbo Beggins che zompetta per la contea e il suo contratto in mano per partire per l'avventura, penso a Frodo a casa di Bomba Dill,
penso che la gente chiacchiera troppo e dovrebbe concentrarsi sul volo,
penso all'estate e alle letture belle
e penso che forse al decollo preferivo una mattina in ufficio.
Tra tutti questi pensieri è già ora di riallacciarsi le cinture ( quelle che io non avevo mai staccato!)
Stiamo scendendo su Munich, le mie orecchie e il mio stomaco lo sentono, gli occhi chiusi...
Ma la curiosità è troppa e decido di sbirciare: "il mondo sottosopra" o quanto meno tutto storto... ho esplicitamente maledetto me, la mia voglia di viaggiare e sta conferenza a Stoccolma!
Atterraggio a Munich!
L'aeroporto è grande, ma il gate si raggiunge facilmente e ci sono indicazioni ovunque.
Il tempo della pipì, di una telefonata, un cornetto offerto da Lufthansa nel volo precedente che non ho mangiato perchè troppo concentrata a guidare l'aero con il pensiero ed eccomi su un'altro aereo con zero italini, lingue sconosciute attorno a me, ma meno tensione, più euforia e quasi sorrisi pensando al prossimo tour di incastri!
Dura poco. il tempo che la lingua tedesca mi mette ansia e poi si decolla...
Mi addormento cinque minuti esatti, mi giro e c'è il sole, mangio uno yogurt offerto dal tedescone biondo e vi scrivo con il mare sotto di me, di un celeste simile al cielo, quasi non si capisce dove inizia uno e dove finisce l'altro!
Respiro come una persona normale adesso e sbircio volentieri fuori dall'oblo, ( al momento tremiamo e maledico la mia positività!)
Ma che dire gente, tra un pò attero e il prossimo step è quello di capire lo stoccolmese e arrivare alla nostra nuova casetta in questa città.
In ogni caso quando atterro potrò dire che ora sono una viaggiatrice ufficiale e non solo inside ;)
A.