Per comprendere affondo una città, passeggiare per le vie e ammirarne i suoi monumenti a volte non basta. Ho letto spesso che la cultura di un luogo è radicata in tavola.
Due week end fa eravamo di ritorno da Copparo, un piccolo paese in provincia di Ferrara, dove abbiamo trascorso una serata a teatro in compagnia di Erri de Luca e della sua Musica Provata. Al nostro risveglio, dopo colazione, abbiamo deciso di fare una tappa domenicale a Ferrara.
Avendo passato l’intera mattinata tra il parco, le viuzze, le librerie, il castello, ecc… la fame alla fine ha cominciato a farsi sentire. Dopo aver trotterellato in cerca di un posto carino dove pranzare che non fosse una trappola per turisti, A. mi dice che sotto il castello Estense si ricorda di aver visto un locale carino!
Conoscendo i suoi gusti e l’abilità con cui scova ottimi ristorantini, l’ho seguita sorridente.
Pochi passi dopo, sotto un portico di piazza Savonarola, che deve il suo nome alla statua eretta in onore del frate domenicano “flagellatore di vizi e costumi corrotti” della chiesa romana medievale, ecco l’entrata dell’Hostaria Savonarola.
Due week end fa eravamo di ritorno da Copparo, un piccolo paese in provincia di Ferrara, dove abbiamo trascorso una serata a teatro in compagnia di Erri de Luca e della sua Musica Provata. Al nostro risveglio, dopo colazione, abbiamo deciso di fare una tappa domenicale a Ferrara.
Avendo passato l’intera mattinata tra il parco, le viuzze, le librerie, il castello, ecc… la fame alla fine ha cominciato a farsi sentire. Dopo aver trotterellato in cerca di un posto carino dove pranzare che non fosse una trappola per turisti, A. mi dice che sotto il castello Estense si ricorda di aver visto un locale carino!
Conoscendo i suoi gusti e l’abilità con cui scova ottimi ristorantini, l’ho seguita sorridente.
Pochi passi dopo, sotto un portico di piazza Savonarola, che deve il suo nome alla statua eretta in onore del frate domenicano “flagellatore di vizi e costumi corrotti” della chiesa romana medievale, ecco l’entrata dell’Hostaria Savonarola.
Le due sale all'interno hanno un'atmosfera accogliente, luci soffuse e tavolini in legno. Accanto al bancone centrale, appesi alle travi di legno al soffitto, colpiscono i lunghissimi salami tipici ferraresi tra cui la classica salama da sugo da affettare e mangiare cruda; sulle altre pareti sono invece esposti vini su mensole di legno. Il menù è ovviamente basato su piatti tipici della zona.
Appena entrati ci siamo un po’ scoraggiati perché, tra le prenotazioni e la gente in coda, c’eravamo già preparati ad un buon primo tempo calcistico di attesa solo per poterci accomodare. Il posto ci è piaciuto fin dall’inizio e credo che avremmo in ogni caso aspettato pazientemente ma un altro cliente, anche lui in attesa, ci confessa che la precedente coppia, a cui era stato stimato un tempo d’attesa di mezzora, in realtà avevano aspettato solo 5 minuti. In effetti, giusto il tempo di veder passare sotto gli occhi dessert e creme che ci hanno fatto venire l’acquolina in bocca che… “ragazzi! Il tavolo per 2!”
Accomodati al nostro tavolino, abbiamo trovato nel cestino il tipico pane ferrarese: attorcigliato con la parte centrale più morbida e le quattro estremità croccanti (una specie di cornetto).
Tanto per cominciare abbiamo deciso di placare le richieste dello stomaco con un antipasto: polentina montanara con funghi porcini e pancetta croccante.
Appena entrati ci siamo un po’ scoraggiati perché, tra le prenotazioni e la gente in coda, c’eravamo già preparati ad un buon primo tempo calcistico di attesa solo per poterci accomodare. Il posto ci è piaciuto fin dall’inizio e credo che avremmo in ogni caso aspettato pazientemente ma un altro cliente, anche lui in attesa, ci confessa che la precedente coppia, a cui era stato stimato un tempo d’attesa di mezzora, in realtà avevano aspettato solo 5 minuti. In effetti, giusto il tempo di veder passare sotto gli occhi dessert e creme che ci hanno fatto venire l’acquolina in bocca che… “ragazzi! Il tavolo per 2!”
Accomodati al nostro tavolino, abbiamo trovato nel cestino il tipico pane ferrarese: attorcigliato con la parte centrale più morbida e le quattro estremità croccanti (una specie di cornetto).
Tanto per cominciare abbiamo deciso di placare le richieste dello stomaco con un antipasto: polentina montanara con funghi porcini e pancetta croccante.
Già la composizione è stata una piacevole sorpresa. Bocconcino dopo bocconcino, il tutto è stato finito in men che non si dica. L’accostamento della polenta con quella pancetta che si scioglieva in bocca è stato strepitoso; sono stati i funghi poi a far salire ulteriormente la bontà. Assaggiandoli ho capito il perché della faccia estasiata di A. (ghiottissima di funghi).
Dopo poco i piatti sono stati ritirati praticamente già puliti; anche io che non amo il radicchio non ho lasciato neanche il contorno.
Con un inizio così non vedevamo l’ora di proseguire con i primi. Un paio di calici dalla bottiglia di Merlot ed eccoli: passatelli asciutti con salsa zafferano e funghi (funghi = piatto di A.) e tagliatelle ristrette mascarpone, fior di zucca e salsiccia per me.
Dopo poco i piatti sono stati ritirati praticamente già puliti; anche io che non amo il radicchio non ho lasciato neanche il contorno.
Con un inizio così non vedevamo l’ora di proseguire con i primi. Un paio di calici dalla bottiglia di Merlot ed eccoli: passatelli asciutti con salsa zafferano e funghi (funghi = piatto di A.) e tagliatelle ristrette mascarpone, fior di zucca e salsiccia per me.
I piatti erano così appetitosi che abbiamo deciso, come sempre, di barattare qualche forchetta tra di noi per provare quanti più sapori possibili.
I passatelli mi sono sembrati molto delicati all’inizio riservando un crescendo di sapori che, iniziando dal retrogusto della fine salsa allo zafferano, ha raggiunto il culmine con il caratteristico gusto avvolgente dei saporitissimi funghi già incontrati nell’antipasto.
A mio avviso però le tagliatelle sono state formidabili; l’iniziale dolce dei fiori di zucca finemente tritati nella deliziosa salsina a base di mascarpone si è rivelato un ottimo connubio con il salato della salsiccia e con la spolverata di grana, per chi gradisce.
I piatti dei primi, come quelli dell’antipasto, sono tornati in cucina perfettamente bianchi, indice della bontà delle portate e della nostra grande fame.
Per terminare non potevamo non assaggiare un dolce dopo essere stati così tentati durante l’attesa iniziale. I dessert sono tutti fatti in casa e la scelta è piuttosto ampia: torta di tagliatelle, torta tenerina, salame di cioccolato, zuppa inglese, mascarpone,… Per darci la carica e continuare fino al tramonto l’esplorazione di Ferrara ci siamo affidati ad una fetta di torta tenerina al cioccolato con mascarpone accompagnata da un caffè (ristretto).
I passatelli mi sono sembrati molto delicati all’inizio riservando un crescendo di sapori che, iniziando dal retrogusto della fine salsa allo zafferano, ha raggiunto il culmine con il caratteristico gusto avvolgente dei saporitissimi funghi già incontrati nell’antipasto.
A mio avviso però le tagliatelle sono state formidabili; l’iniziale dolce dei fiori di zucca finemente tritati nella deliziosa salsina a base di mascarpone si è rivelato un ottimo connubio con il salato della salsiccia e con la spolverata di grana, per chi gradisce.
I piatti dei primi, come quelli dell’antipasto, sono tornati in cucina perfettamente bianchi, indice della bontà delle portate e della nostra grande fame.
Per terminare non potevamo non assaggiare un dolce dopo essere stati così tentati durante l’attesa iniziale. I dessert sono tutti fatti in casa e la scelta è piuttosto ampia: torta di tagliatelle, torta tenerina, salame di cioccolato, zuppa inglese, mascarpone,… Per darci la carica e continuare fino al tramonto l’esplorazione di Ferrara ci siamo affidati ad una fetta di torta tenerina al cioccolato con mascarpone accompagnata da un caffè (ristretto).
Abbiamo lasciato l’Hostaria Savonarola con la pancia davvero davvero piena e molto soddisfati. Per gustare piatti tipici della tradizione ferrarere vi consigliamo quindi di fermarvi in questo ristorante simil trattoria ma in realtà molto curato. Come se non bastasse, la posizione è eccezionale: in piazza Savonarola, nel pieno centro di Ferrara. Noi di Incastri Perfetti ci torneremo molto volentieri.
N.
N.