Tre anni una siepe. Tre siepi un cane. Tre cani un cavallo. Tre cavalli un uomo.
L’ultimo libro divorato di Erri De Luca, Tre Cavalli, narra della vita di un uomo che ha passato il suo primo cavallo a combattere in Argentina e ora cavalca il suo secondo nelle terre colorate delle campagne italiane dove fa il giardiniere.
Questo suo mestiere gli permette di restare a contatto con la natura, guardare il cielo, pensare e sognare. È anche capace di sentire la voce degli alberi. Prima di piantare un nuovo alberello, come un giovane al suo primo giorno di fabbrica, fa fare a questo un giro per la campagna così da potersi ambientare e scegliere il posto più adatto per poter crescere verso il cielo.
L’ultimo libro divorato di Erri De Luca, Tre Cavalli, narra della vita di un uomo che ha passato il suo primo cavallo a combattere in Argentina e ora cavalca il suo secondo nelle terre colorate delle campagne italiane dove fa il giardiniere.
Questo suo mestiere gli permette di restare a contatto con la natura, guardare il cielo, pensare e sognare. È anche capace di sentire la voce degli alberi. Prima di piantare un nuovo alberello, come un giovane al suo primo giorno di fabbrica, fa fare a questo un giro per la campagna così da potersi ambientare e scegliere il posto più adatto per poter crescere verso il cielo.
Gli alberi per il nostro amico sono infatti i mezzi con cui la terrà cerca di abbracciare il cielo e sentirsi meno sola.
Tra un bicchiere di buon vino ed una minestra gustata nella sua taverna preferita, il nostro amico un giorno incrocia lo sguardo di una giovane donna. I due non si sono mai visti prima ma tra loro si instaura subito una silente magia di complicità.
La donna è una accompagnatrice di uomini che davanti al nostro giardiniere può finalmente togliere la sua maschera e provare finalmente ad amare un uomo.
I personaggi in questo libro sono davvero pochi, si contano sulle dita di mezza mano. Tutti però sono personalità dense che, con un gesto o una frase, riescono a portare il lettore in giro per il mondo: Italia, Argentina, Africa.
Proprio quest’ultimo è il continente di origine di un uomo che, raccogliendo i rametti di spezie dal giardino in custodia al protagonista, gli rivelerà un giorno i segreti nascosti nella cenere di un fuoco.
Una relazione quasi clandestina con un uomo più grande, vera e carnale è come un tizzone ardente che brucia l’anima del resto degli spasimanti e prima o poi muterà le scintille latenti in fuoco rosso.
In TRE CAVALLI non si ha la sensazione del racconto; non c’è un uomo che ricorda. È un intreccio di vicende che sovvengono al protagonista dopo un gesto, un bacio o poco prima di addormentarsi. Vicende a volte amare come gli anni trascorsi in Argentina nella metà del secolo scorso.
La guerra, l’uccisione della moglie, la lotta della resistenza, i nascondigli e la fuga per mare sono alcune delle falcate del primo giovane cavallo, mai domato e che scalpita sotto i gesti pacifici e la voce calda di un navigato giardiniere.
Tra un bicchiere di buon vino ed una minestra gustata nella sua taverna preferita, il nostro amico un giorno incrocia lo sguardo di una giovane donna. I due non si sono mai visti prima ma tra loro si instaura subito una silente magia di complicità.
La donna è una accompagnatrice di uomini che davanti al nostro giardiniere può finalmente togliere la sua maschera e provare finalmente ad amare un uomo.
I personaggi in questo libro sono davvero pochi, si contano sulle dita di mezza mano. Tutti però sono personalità dense che, con un gesto o una frase, riescono a portare il lettore in giro per il mondo: Italia, Argentina, Africa.
Proprio quest’ultimo è il continente di origine di un uomo che, raccogliendo i rametti di spezie dal giardino in custodia al protagonista, gli rivelerà un giorno i segreti nascosti nella cenere di un fuoco.
Una relazione quasi clandestina con un uomo più grande, vera e carnale è come un tizzone ardente che brucia l’anima del resto degli spasimanti e prima o poi muterà le scintille latenti in fuoco rosso.
In TRE CAVALLI non si ha la sensazione del racconto; non c’è un uomo che ricorda. È un intreccio di vicende che sovvengono al protagonista dopo un gesto, un bacio o poco prima di addormentarsi. Vicende a volte amare come gli anni trascorsi in Argentina nella metà del secolo scorso.
La guerra, l’uccisione della moglie, la lotta della resistenza, i nascondigli e la fuga per mare sono alcune delle falcate del primo giovane cavallo, mai domato e che scalpita sotto i gesti pacifici e la voce calda di un navigato giardiniere.
Noi siamo stati rapiti dalla copertina e dall'introduzione di " Tre cavalli" in un piccolo caffè in piazza San Domenico a Napoli, Caffè Letterario Abc ( ne parliamo qui!). Se siete da quelle parti passateci anche voi, chissà magari anche voi troverete qualche copertina che vi rapisce lo sguardo! N. <--- Torna indietro |