Camminare per Parigi vuol dire avere sempre la testa rivolta verso l’alto.
Lo sguardo perso in qualcosa che sia un palazzo, una vetrina o un momento!
Parigi è come essere continuamente su una ruota panoramica, dalla quale non vorresti scendere mai, sulla quale ti ci siederesti ore e continueresti il tuo giro all’infinito perché le cose da vedere, da scoprire e da rivedere non finiscono mai.
Parigi nella sua dolcezza sembra ti faccia vivere il tempo lentamente assaporando ogni suo angolo, in realtà però non ti accorgi che con quel nasino all’insù, che ha tutto tranne che qualcosa di francese, stai correndo perché non vuoi perderti nulla!
C’è qualcosa che ti spinge ad andare perché vuoi assaporare davvero tutto.
Camminando per le sue strade capisci che Parigi è quella città che non ti fa parlare, non ti fa decidere: è Parigi che decide per te!
Come una buona guida è lei che ti porta tra le sue strade, nelle sue chiese, nei suoi quartieri e tu da buon viaggiatore capisci che in città così non puoi far altro che farti guidare, quasi cullare o danzare camminando per quelle strade con un motivetto nella testa che solo pochi possono conoscere!
Tutti lo sappiamo, tutti lo diciamo: Parigi è bella, è magica, è romantica; ma quando sei lì capisci che è descriverla con questi aggettivi è molto riduttivo come quando si dice che Parigi è famosa soprattutto per Torre!
Lo sguardo perso in qualcosa che sia un palazzo, una vetrina o un momento!
Parigi è come essere continuamente su una ruota panoramica, dalla quale non vorresti scendere mai, sulla quale ti ci siederesti ore e continueresti il tuo giro all’infinito perché le cose da vedere, da scoprire e da rivedere non finiscono mai.
Parigi nella sua dolcezza sembra ti faccia vivere il tempo lentamente assaporando ogni suo angolo, in realtà però non ti accorgi che con quel nasino all’insù, che ha tutto tranne che qualcosa di francese, stai correndo perché non vuoi perderti nulla!
C’è qualcosa che ti spinge ad andare perché vuoi assaporare davvero tutto.
Camminando per le sue strade capisci che Parigi è quella città che non ti fa parlare, non ti fa decidere: è Parigi che decide per te!
Come una buona guida è lei che ti porta tra le sue strade, nelle sue chiese, nei suoi quartieri e tu da buon viaggiatore capisci che in città così non puoi far altro che farti guidare, quasi cullare o danzare camminando per quelle strade con un motivetto nella testa che solo pochi possono conoscere!
Tutti lo sappiamo, tutti lo diciamo: Parigi è bella, è magica, è romantica; ma quando sei lì capisci che è descriverla con questi aggettivi è molto riduttivo come quando si dice che Parigi è famosa soprattutto per Torre!
La Torre Eiffel che sembra seguirti in ogni tuo spostamento e tu ti perdi ad ammirarla e a scrutarla in ogni sua angolazione, colore e sfumatura.
Ti da un sussulto al cuore non appena la vedi, di quelli che ti fanno brillare gli occhi e tirare il braccio del tuo compagno viaggiatore come una bambina nonostante l’abbiate già vista chissà quante volte in quella giornata.
Un sussulto che si trasforma in saltelli e gioia quando sbuca da qualche angolo all’improvviso convinti che in quella zona non ci fosse!
Ti da un sussulto al cuore non appena la vedi, di quelli che ti fanno brillare gli occhi e tirare il braccio del tuo compagno viaggiatore come una bambina nonostante l’abbiate già vista chissà quante volte in quella giornata.
Un sussulto che si trasforma in saltelli e gioia quando sbuca da qualche angolo all’improvviso convinti che in quella zona non ci fosse!
Tutti dicono che Parigi è bella perché c’è la Torre, “perché è vista con la torre” e che una volta che si arriva ai piedi di questa maestosa figura affascinante che ti ha pedinato amichevolmente per giorni, Parigi perde un non so chè…
E forse accompagnati da questo pensiero ci stavamo facendo influenzare e commettendo il grave errore di non compiere uno delle follie più belle mai fatte, al pari del giro sulla ruota panoramica, ( ne parliamo qui), o forse di più per me!
Arrivati sotto la Torre che ormai era buio, dopo un lunga passeggiata verso di lei con un vento freddo di quelli belli che sembra renderti più leggero e con la città illuminata da tutte le sue lucine ad intermittenza, ammirata da lontano e desiderosa di conoscerla da vicino da giorni, come due bravi viaggiatori solo sanno fare abbiamo abbandonato ogni pensiero altrui, uno sguardo di intesa, una forte stretta di mano ed eccoci a correre per metterci in fila e fare la conoscenza di questa elegante signora!
E forse accompagnati da questo pensiero ci stavamo facendo influenzare e commettendo il grave errore di non compiere uno delle follie più belle mai fatte, al pari del giro sulla ruota panoramica, ( ne parliamo qui), o forse di più per me!
Arrivati sotto la Torre che ormai era buio, dopo un lunga passeggiata verso di lei con un vento freddo di quelli belli che sembra renderti più leggero e con la città illuminata da tutte le sue lucine ad intermittenza, ammirata da lontano e desiderosa di conoscerla da vicino da giorni, come due bravi viaggiatori solo sanno fare abbiamo abbandonato ogni pensiero altrui, uno sguardo di intesa, una forte stretta di mano ed eccoci a correre per metterci in fila e fare la conoscenza di questa elegante signora!
In realtà se ci si riflette la Torre potrebbe sembrare soltanto un po’ troppo ferro modellato e sistemato nel modo giusto, forse sono i nostri occhi che ci vedono qualcosa di speciale, ma man mano che si sale, man mano che si fa la sua conoscenza e si entra nella sua intimità si ha la conferma che davvero in questa città aleggia qualcosa di magico: ci sono tante persone intorno, c’è è fila, ci sono bambini, ma in realtà non c’è confusione, c’è uno silenzio che ti riempie, che ti fa respirare a pieni polmoni, c’è un silenzio che ti fa sognare e concentrarti davvero solo su quel momento, fino a quando…..
Fino a quando non esci fuori, sui balconi di questa elegante e amichevole signora che educatamente si fa da parte e ti permette di ammirare quella città che per giorni avevi creduto fosse sua, sulla quale era li a scrutare. Invece no, ti fa ricredere, si fa apprezzare ancora di più perché facendosi da parte, dalla sua altezza ti fa ammirare nuovamente tutte le ricchezze di questa città e noi eravamo li ad indicare con il dito tutti i posti che riuscivamo a riconoscere: Notre Dame de Paris, l’Arc du Triomphe, Champ du Mars, ….
Fino a quando non esci fuori, sui balconi di questa elegante e amichevole signora che educatamente si fa da parte e ti permette di ammirare quella città che per giorni avevi creduto fosse sua, sulla quale era li a scrutare. Invece no, ti fa ricredere, si fa apprezzare ancora di più perché facendosi da parte, dalla sua altezza ti fa ammirare nuovamente tutte le ricchezze di questa città e noi eravamo li ad indicare con il dito tutti i posti che riuscivamo a riconoscere: Notre Dame de Paris, l’Arc du Triomphe, Champ du Mars, ….
In quel momento ti senti come un Cristoforo Colombo: eccitati scopritori che hanno avvistato terra!
Una terra di cui però frettolosamente sapevamo già urlare il nome!
Una terra di cui però frettolosamente sapevamo già urlare il nome!